Sindrome di Down e rock'n'roll

Sindrome di Down e rock’n’roll – ovvero il mio lavoro di fotografo quante cose belle mi permette di conoscere!

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Sindrome di Down e rock’n’roll – ovvero il mio lavoro di fotografo quante cose belle mi permette di conoscere!

Queste fotografie nascono da una delle mie ultime collaborazioni con Conad del Tirreno e sono state scattate
nella sede dell’ Associazione Trisomia 21 Onlus, a Firenze, in occasione della donazione fatta da Conad del
Tirreno.

Trisomia 21 è un centro di riabilitazione per persone con sindrome di Down e disabilità intellettive su base
genetica. Confesso che non ne sapevo molto. La presidente del centro, Antonella Falugiani, mi ha raccontato
di come, diciotto anni fa, senza aspettarselo, sua figlia nacque con la sindrome di Down (“Mannaggia, si fosse
chiamato Up!”, esclama). Non era preparata e fu presa da grande sconforto, anche perché all’ epoca,
comunemente, si pensava che per questi bambini non ci fosse poi molto da fare. Fortuna volle, però, che
conoscesse un medico, anche lui con un figlio Down, e che questo medico la mettesse in contatto con chi invece
si prendeva cura di questi ragazzi. È da lì che è nata l’ idea di darsi da fare e aprire questo centro, che adesso
accoglie dalle 170 alle 200 persone nel corso dell’anno, fra bambini, giovani e adulti. Qui le famiglie trovano aiuti
e terapie: dalla logopedia alla psicomotricità, dal sostegno nell’apprendimento allo sviluppo delle capacità
cognitive.

Si tratta di un lavoro strutturale, di miglioramento, perseguito con tutti i mezzi e i modi possibili. E che sta dando i
suoi frutti perché, con le giuste cure e lavorando con gli specialisti, ci sono grossi margini di miglioramento per
questi ragazzi, tanto da sperare di poter arrivare un giorno a una vita indipendente e autonoma.

Ci sono molte questioni da affrontare, e molti studi ancora da fare. Con prudenza, a Trisomia 21 stanno cercando
di avviare un progetto legato all’affettività e alla sessualità: si lavora sulla consapevolezza di sé e dei propri mezzi,
tenendo ben presente che il desiderio di essere amati è un desiderio universale. Un diritto, ecco.

E poi c’è la questione del lavoro: i ragazzi sono seguiti nell’ inserimento professionale, si cercano le condizioni
migliori per loro. Due anni fa, per esempio, la sede di Apple Firenze ha modificato il proprio regolamento per
permettere al tutor dell’associazione di seguire una delle ragazze. Altri invece lavorano nei catering: gestiscono,
preparano e servono i pasti.

Sono rimasto molto colpito da questa realtà, per la progettualità e il lavoro che ci sono dietro, per l’ impegno. Per la
speranza che dà, per la ricerca di prospettive nuove.

Non me lo aspettavo, e chissà cosa mi aspettavo… Li ho trovati tutti così rock’n’roll!

Se volete conoscere meglio l’ Associazione Trisomia 21 Onlus, cosa fa, chi aiuta e come sostenerla, potete
trovare tutte le informazioni sul sito http://at21.it/

Qui qualche articolo dove parlano di questa collaborazione tra Conad del TirrenoAssociazione Trisomia 21 Onlus:

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2018/02/23/news/firenze_conad_tirreno_e_trisomia_21_insieme_per_la_solidarieta_-189576233/

http://www.ilsitodifirenze.it/content/763-conad-tirreno-e-trisomia-21-nuova-partnership-favore-della-solidariet%C3%A0

https://www.facebook.com/ufficiostampaconad/photos/pcb.2339503856075486/2339502479408957/?type=3


2 comments

    • Valentina-
    • 31 Marzo 2018 at 20:53-
    • Rispondi

    Andrea, spesso sei tu ad essere un “dono” per le persone..in questo caso ne hai ricevuto uno grandissimo..e, come te, tutte le persone (me per prima) che possono avere la fortuna di vedere queste immagini e di leggere questa meravigliosa favola..un amore grande, immenso.. complimenti a tutti!

  • Grazia Andrea, è stato veramente un Dono conoscerti!

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